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Knight of the Lake
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-Meteio
-Si stava galleggiando in un enorme spazio scuro. Intorno si vedeva un bordo luminoso a ovale. Si poteva vedere quella linea a causa della sua fioca luminosità. All'improvviso si scatenò un tripudio di colori: rosso, viola, giallo, grigio, azzurro … Non si poteva dire quali non erano presenti. Una volta calmatasi questa esplosione, si ebbe visione di un enorme portone vetrato diviso in quadrati formatosi dal nulla. Esso era l’unica coordinata spaziale definita e sembrava che emanasse una qualche luce che illuminava quel posto senza poter però veramente dire che fosse quello la fonte. Sembrava che il portone invitasse ad avvicinarsi. O forse era qualcosa all'interno della vetrata a chiamare. Infatti ad avvicinarsi si vedevano delle strane figure. Chissà cosa sarebbe successo se qualcuno le avesse toccate.
-Innanzitutto, la base per il tutto è il Ginnungagap. Il resto è lì per dare prima un senso di meraviglia e poi di inquietudine. Se qualcuno tocca una delle sezioni quadrate dei vetri, le figure in quella parte escono a occuparsi del malcapitato. La strega, al contrario dei famigli, può uscire a proprio piacimento dalla vetrata. Comunque se toccata, anche lei è costretta a uscire. Se la persona presente è un osso duro, cercherà di tornarsene all'interno fino a che non è messa alle strette. Questo è tutto, direi.
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