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.Era un giorno come tanti e come al solito non avevo voglia di andare a scuola.
Sono una persona abbastanza scontrosa e l'idea di dover sopportare una ventina di persone ogni giorno non mi va proprio a genio, anche perché non perdono occasione di prendere di mira qualcuno di debole, e fra le possibili vittime ci sono anche io.
Che dire, fuorché qualcuno che mi rivolge la parola sembra che neanche io stia simpatico a loro. Meglio così.
A volte vorrei poter cambiare tutto e magari provare a essere una persona diversa a quella che sono, anche se dubito che avrei l'impegno per riuscirci.
Mi chiudo in camera per ripensare agli avvenimenti di questa giornata...SPOILER (clicca per visualizzare)Kyo, non spararmi subito un continuo di 5 pagine, voglio raccontare piano la storia
(?)
Edited by ~Dark - 1/5/2015, 09:44. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Intesi
Tua madre irruppe in camera tua, sbattendo la porta. Sussultasti dallo spavento.
«Oh! Scusa, non volevo.»
Scostò dal muro la porta, sospirando. Sembrava preoccupata per qualcosa.. -
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Fantastico, cos'è che vuole adesso, questa?
«Che vuoi?»
Edited by ~Dark - 1/5/2015, 09:44. -
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«Scusa, non volevo disturbarti. È che c'è stato un suicidio qui vicino e devo correre sul posto, ma non trovo le chiavi della macchina. Oh! Eccole qui!»
La donna, capo del Dipartimento di Polizia, prese le chiavi della sua auto. Appeso alla cintura aveva il Dominator che tanto avresti voluto impugnare un giorno.. -
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Hm, un suicidio in zona...
Ne capitano molti, ultimamente, ma la polizia arriva sempre troppo tardi, quando non si può fare più niente.
Vorrei essere un poliziotto un giorno, e sogno di poter aiutare le persone...
«Verrò anche io. Prometto che non sarò d'intralcio, anche se probabilmente non potrò esservi utile in nessun modo.»
So già che non approva il mio sogno, e anche oggi non perderà occasione per ostacolarlo.
Edited by ~Dark - 1/5/2015, 09:43. -
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«Puoi scordartelo Manu, è troppo pericoloso.»
Ti diede un bacio sulla fronte e si voltò.
«Ti voglio bene. Ciao!»
Dunque sfrecciò via di casa in tutta fretta.. -
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Velocemente mi vesto ed esco alla ricerca di mia madre, il quartiere a quest'ora di notte è fin troppo silenzioso, finché nell'aria si sente un urlo straziante.
Poi vidi quella scena, rimasi immobile, nascosto in un vicolo ad osservare.
Un corpo immobile sul terreno, e un altro individuo che si è appena lanciato da un palazzo.
Il grido viene smorzato dall'impatto con il terreno.
In cima all'edifico ci sono alcune persone, ma per qualche motivo non fanno nulla.
La polizia dev'essere all'interno dell'edificio che tenta di salire per fermare questa tragedia. Poi, li sento arrivare e in particolare riesco a distinguere la voce di mia madre che attira l'attenzione: «Fermi tutti, polizia!»
Immediatamente inizia il finimondo. Tutte quelle persone si riversano su lei e i suoi colleghi, alcuni vengono buttati giù, sento degli spari, urla, finché non sento qualcosa che mi tocca la spalla.
Sembrerebbe un normale individuo, se non fosse che i suoi occhi sono come dei buchi neri. Non è cosciente.
Subito gli mollo un calcio e inizio a correre. Dalle strade vicine iniziano arrivare altri di loro, e l'unica via che mi resta è entrare nell'edificio, blocco subito la porta in vetro.
Dietro di me sento qualcosa, come una forza magnetica che mi attrae, ma ho bisogno di fermarmi a respirare, mentre osservo cosa sta accadendo là fuori. Gli spari si sono fatti più deboli, devono essere rimasti in pochi di sopra, e appena cerco di scorgere qualcosa, vedo mia madre che mentre spara l'ultimo colpo viene buttata giù e si confonde con la massa di cadaveri a terra.
Traumatizzato dalla scena, non mi accorgo di essere risucchiato dalla forza magnetica che mi attrae all'interno del palazzo.
Edited by ~Dark - 18/6/2015, 11:42. -
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Ti riprendesti dallo svenimento, massaggiandoti la testa per il forte dolore che avevi provato.
«Oh, finalmente ti sei svegliato.»
Sentisti una voce provenire da dietro di te. Ti girasti di scatto, ma nell'oscurità vedesti soltanto un'ombra che ricordava vagamente un gatto. La bestiola avanzò verso la luce, che gli illuminò il volto: era uno strano animaletto che ti fissava apaticamente. Eri talmente concentrato su quella creatura che non ti eri neanche accorto della strana ambientazione che si era formata attorno a te.. -
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Dove mi trovo?
Intorno a me, a mezz'aria ci sono dei globi di luce che fluttuano, e anche il pavimento si illumina a scatti di una fredda luce viola, formando dei cerchi che si dissolvono. Il vento mi soffia contro.
Mi sono appena accorto che quello strano animaletto è scomparso.
Nell'ombra noto alcune figure che si muovono. "Meglio allontanarsi e fuggire di qui"
Nell'oscurità sento che qualcosa mi sta venendo incontro... Una creatura ricoperta di lame, il corpo è un ammasso di fango nero, gli occhi rossi brillano nel buio, emette un verso agghiacciante. Suoi simili spuntano dall'ombra e iniziano a inseguirmi.
Corro più veloce che posso, vado verso la luce, ma il terreno è diventato fango, mi stanno per raggiungere, rimango impantanato, cado.... -
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«Non osate avvicinarvi!»
Una voce profonda squarciò l'aria, e in un attimo tutte quelle creature furono spazzate via. Un ragazzo glaucopide dai capelli blu si posò leggiadramente per terra, facendo sparire, come per magia, la picca che aveva utilizzato per uccidere quelle strane creature.
«Ciao. Il mio nome è Miko.»
Ti porse la mano, per aiutarti a rialzarti.. -
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Ancora sconvolto dall'accaduto mi rialzo e mi giro verso quel ragazzo. È un po' più alto di me e ha anche due o tre anni in più, probabilmente va nella mia stessa scuola.
«Ehm, g-grazie.»
La sua risposta è davvero particolare: «Sono felice di averti salvato in tempo, non sempre sono così fortunato.. Dimmi, come ti chiami?» «Manu» rispondo con un po' di esitazione. «Bene, ci troviamo nella barriera di una strega, io sono un puer magi, e il mio compito è trovarla e ucciderla. Per caso hai visto un piccolo animaletto, qui dentro?» Ripenso subito a quella strana creatura che si trovava davanti a me prima di essere attaccato «Si»
Il suo viso si illumina «Capisco, è meglio che ti dia qualche spiegazione in più...» Ascolto attentamente la spiegazione di Miko, all'inizio non sono molto convinto, ma ripenso a ciò che mi è appena successo e decido di credergli.
«Come ho già detto, sono un ragazzo magico e mi occupo della caccia delle streghe. Le streghe sono dei mostri che incarnano il male dell'uomo in forma fisica, e quelli che ti hanno attaccato sono i suoi aiutanti.»SPOILER (clicca per visualizzare)Ah, la parte dell'incubator la voglio fare dopo che esco dalla barriera
Edited by ~Dark - 1/5/2015, 09:41. -
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«Molto bene, prendi questa.»
Prese una specie di sasso da terra e come per magia lo trasformò in un lungo bastone incastonato di gioielli.
«Tranquillo, ti difenderò io, ma non si sa mai.»
Sorrise.
«Se vuoi uscire di qui, dovremo trovare la strega. Mi raccomando, fai attenzione.»SPOILER (clicca per visualizzare)Nota importantissima, ruola senza dire che trovate la strega. A quello ci penso io.. -
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"Questa storia della magia sembra proprio forte" penso mentre guardo il bastone che mi ha dato Miko
Stiamo camminando in un corridoio che va in salita, c'è davvero poca luce; noto che ci sono delle scritte che si illuminano debolmente e scorrono sul muro, ma non sono capace di decifrarle. Ci troviamo davanti a una porta luminosa, anche su questa ci sono quelle lettere sconosciute, la apriamo e all'improvviso tutto si velocizza, la luce si fa più intensa..
«Attento Manu, stanno arrivando!» Grida Miko, la sua voce sicura ma tremante al tempo stesso.
Fa riapparire la picca che ha usato per salvarmi, e si prepara a combattere. L'arma è alta quasi quanto lui e la lama emette un bagliore argenteo.
Ci ritroviamo in un nuovo ambiente, è pieno di pozze di fango blu semi-luminescente, intorno è piano di rocce scure molto appuntite, e il soffitto si illumina a scatti di una luce grigia. «Guarda lì, c'è un gruppo di aiutanti» indica a circa 200 metri alla nostra destra «Meglio prendere un'altra strada, sbrighiamoci a cercare la prossima porta e andiamocene via di qui»
Annuisco e continuiamo a camminare.... -
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Trovaste la porta, apriste e un'orda di aiutanti cominciò ad avanzare verso di voi.
«Adesso assaggeranno la mia sarissa!»
Miko si buttò nella mischia, riuscendo a sbaragliare decine di aiutanti alla volta grazie a quella lunghissima picca. Non appena il passaggio fu libero, continuaste verso una porta dorata.
«Stai in guardia.»
Entraste, e dinanzi a voi c'era un enorme mostro melmoso dalla forma incerta. Emetteva versi strazianti e spaventosi. Notando la tua espressione spaventata, Miko ti rassicurò.
«Dammi trenta secondi e te lo faccio fuori.»
Con un ghigno stampato in faccia fece un salto, stanziandosi proprio di fronte al mostro. Brandì la lunghissima sarissa la cui punta divenne di ghiaccio e, con un colpo netto, mise KO la creatura.
Tutto intorno a voi iniziò a cambiare sotto i tuoi occhi increduli, mentre Miko raccoglieva uno strano oggetto nero da terra.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa la scarsa ruolata, ma ho studiato tutto il giorno e volevo moderare almeno uno visto che altrimenti il GdR si ferma (mi dispiace per Meteio e il nuovo arrivato, spero di poterci pensare domani)
Edited by ~Dark - 6/5/2015, 14:51. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ti ho corretto quale con cui, avevi sbagliato
Ancora un po' sconvolto dall'accaduto, rimango a fissare come tutto torna alla normalità.
Miko mi mostra quell'oggetto, è una piccola sfera con una decorazione in cima e una punta verso il basso
«Questo è un grief seed, un uovo che la strega lascia dopo essere stata sconfitta, ti spiegherò i dettagli più tardi, se hai voglia di seguirmi»
Usciamo, fuori l'aria è fredda e c'è già una debole luce; guardo quei cadaveri a terra fuori dal palazzo e riconosco quello di mia madre. Crollo e inizio a piangere, mio padre è fuggito quando ero piccolo, e adesso non rimarrà nessuno a prendersi cura di me. Mi avvicino ala montagna di corpi e cerco la sua dominator, ma non riesco a trovarla «Pazienza»
Mi rialzo e vedo che, impassibile, Miko si avvicina e mi invita a casa sua, mi deve delle spiegazioni. Tutta questa storia della magia sarebbe folle se non l'avessi visto con i miei occhi
Prendiamo un pullman che porta poco fuori città, ci troviamo davanti a una grande casa, apre la porta e una volta entrato noto subito che si tratta di un ambiente buio, nonostante ci sia molta luce.
«Vivo solo, accomodati.» Mi siedo sul un divano nero e mi guardo intorno.
L'arredamento è moderno, ma i muri sono spogli e di un grigio anonimo, i mobili sono tutti scuri, tutto è straordinariamente tranquillo e ordinato, tranne una scrivania piena di mappe e vecchi libri alle nostre spalle.
Si siede davanti a me e inizia un lungo discorso...
«Ripeto quello che ho già detto: prima eravamo nella barriera di una strega, sono dei labirinti paralleli al nostro mondo che le persone non possono vedere dall'esterno. Le streghe sono esseri che manifestano fisicamente il male causato dall'uomo. Io sono un ragazzo magico, a cui è stato dato il compito di combattere le streghe. Vedi quest'oggetto?»
Mi mostra una pietre preziosa di un colore azzurro intenso, sembra fatta di ghiaccio, all'interno vedo muoversi del nero
«E' una soul gem, è la fonte dei poteri di un mago. Però a forza di usare i poteri la soul gem si intorbidisce, per questo bisogna usare l'oggetto che ho raccolto dopo la battaglia.» Affianca la soul gem al grief seed e quest'ultimo assorbe le impurità della pietra.
«Non gli starai parlando di queste cose perché vuoi farlo diventare un ragazzo magico?» Una voce fredda e acuta spezzò la tranquillità che si era creata. Era lui, lo strambo animaletto che avevo incontrato nella barriera..
Una proposta difficile da rifiutare |
