Posts written by Elena DiSney

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    Il tragitto verso l'hotel è breve, ma io sono impaziente, come se non veda l'ora di trovare una strega, è strano lo so però preferisco mille volte le streghe come quelle che affronta Aya che quella che ho a casa mia. io e aya arriviamo la stazione e la luce della sola gem comincia a intensificarsi, l'hotel è proprio lì dietro l'angolo che svoltiamo, ma il segnale non sembra cambiare
    - mh eppure ero sicura che ... - dice Aya mentre io mi guardo attorno e noto lì impiantato su un albero accanto al portone d'ingresso ... un greef seed!?!
    - Aya guarda! - le dico facendole notare un greef seed. - Cerco di prenderlo, ma Aya mi ferma
    - Non toccarlo! -
    - Perchè è già a portata di mano no? - chiedo io
    - Quando è così vuol dire che la strega sta per nascere -
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    Shibey, mi guarda atono e dice: - Sai che la proposta è sempre la stessa. Tu sola puoi aiutare tuo padre ... esprimendo il desiderio che ti sto concedendo - Non ci credo, ancora con quella storia, non lo vede che io ...
    - Non voglio parlare di questo - gli dico io
    - Dovresti invece, questa è la tua grande occasione -
    - Anche se desiderassi di non vederla più mio padre sarebbe comunque schiavo di quella arpia!! - gli urlo addosso....
    - oh ma, non è un problema .... sono in grado di togliere la mente di tuo padre dalle spine velenose di quella donna - Cosa? sono incredule ... sta ....
    - Dici sul serio? -
    - Certamente ... Allora che ne dici? - Guardo Aya che dice - Rina è una tua decisione - Non lo so. Sono ancora insicura, tutto questo è ... però dopo quello che ho visto, non ne sono sicura ... Shibey, continua a guardarmi e dice
    - Quando vuoi Rina ... io sono qui - Io guardo in basso, mentre sento la mano di Rina appoggiarsi sulla mia spalla...
    - Aya, quale è stato il tuo desiderio? - le chiedo
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    Ma che vuole ancora?
    - Sì Ayashi-san, mi è piaciuta molto ...- rispondo io incupidendomi. Quella fa la finta sorpresa e dice
    - Non mi chiami così da quando siamo andati a mangiare a quel ristorante costosissimo due anni fa -
    - mi spiace - non sono affato dispiaciuta da quello che ho detto.
    - beh non farlo più, allora - disse quella donna indurendosi - tra una settimana dovrai chiamarmi "Signora madre" - cosa? Una settimana? Ma ...
    - il vostro matrimonio è tra tre settimane - lei ride e arriva davanti a me, sento la puzza della sua colonia fino a qui.
    - abbiamo deciso di anticipare le nozze... - lei mi mette una mano sulla spalla e si avvicina al mio orecchio - ... Perchè sai ... Sono incinta - in ....... Cinta ?? No! No! Mi allontano da lei, guardandola. Mio padre ha ....... Quella donnaccia! Sgualdrina disgustosa!! Cerco di allontanarmi velocemente, ma sento un mano prendermi i capelli con forza e tirarmeli. Mi fa male! Sento una mano prendermi il polso, cerco di liberarmi ma è tutto inutile. La voce di quella schifosa mi parla all'orecchio.
    - quando sarò la tua matrigna, avrò tutto i diritti di una madre vera e il diritto di prendere tutti i soldi che voglio. - mi stringe forte, mi fa male - Mi basterà pocchissimo per mandarti in colleggio. Quindi se non vuoi finire male, mia cara, non dire a nessuno niente di ... Beh, Tu sai cosa - mi gira e mi schiaffeggia forte, lanciandomi a terra. Il pavimento freddo, è sul mio viso, mentre io mi alzo. La guardo con odio e poi esco di casa, piangendo. Corro. Corro. Più veloce. Quella maledetta! La odio! Come osa ...? Come osa ...??? La mia mente va verso Aya, chiamandola con la mente. Eccola, è lì davanti a me.
    - Rina! - le mie lacrime, solcano le guancie, mentre le vado incontro, abbracciandola e cominciando a piangere. Con la mente le racconto tutto, non mi importa di quella dannata, voglio solo parlare con la mia amica.
    - Rina, è terribile! - esclama lei accarezzandomi la schiena
    - lo so - singhiozzo io, asciugandomi gli occhi.
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    Rido, la capisco bene quella sensazione
    - tranquilla, so cosa vuol dire, capita anche a me quando assaggio una nuova varietà di tè - arriviamo in camera e Aya ammira di nuovo le qualità della ricchezza.
    - Wow! - esclama Aya - è una figata assurda! La mia stanza è un ripostiglio rispetto alla tua! - io arrossisco e mi siedo su un puffo vicino a un tavolino. Sì la mia stanza è molto simile a un salotto unito a una camera da letto.
    - Vuoi vedere qualcosa di altrettanto ... beh ... figo? - le chiedo lei scuote la testa annuendo. io sbatto le mani e le luci si spengono lasciandoci al buio, sbatto di nuovo le mani e si riaccendono. Aya rimase incantata e disse: - Sembra tu abbia davvero tutto. - io mi incupisco
    - beh ... non ho l'amore che ci deve essere tra un padre e una madre, visto che i miei sono divorziati da quando ho memoria -
    - Mi spiace - dice lei accomodandosi accanto a me su un secondo puffo
    - No, non fa niente. li voglio bene entrambi, sono tutto il mio mondo ... - Aya mi guarda e nota la mia esitazione e chiede - Ma...? - io non voglio finire in punizione e le dico telepaticamente
    - Ma da quando, Kotori Ayashi è entrata nella nostra vita, le cose si sono complicate ... -
    - perchè me lo dici così? -
    - I muri hanno orecchie ... - le spiego io - comunque ... io sono due anni che vado in Inghilterra, perchè mio padre da a lei i soldi che spende per me, li da a lei. Prima sembrava una donna simpatica, mi piaceva, si può dire che era come una zia per me. ma poi ... qualche giorno fa ... ho scoperto che quella .... .. sgualdrina, cattiva, malvagia ipocrita, tr .... -
    - Ho capito! - Disse lei. Sì disse perché lo disse anche a voce, oltre a pensarlo.
    - Tradisce mio padre e vuole sposarlo solo per i soldi.- continuo a dirle nel nostro modo
    - Hai parlato con tuo padre? - mi chiede lei
    - Certo che ne ho parlato! Ma lui non mi ascolta. Lui è pazzo di lei! Di quella bugiarda, perfida .... - mi trattengo dall'urlare e dico a bassa voce - ... Strega...! -
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    Kotori si sistema in maniera elegante, elegante come un maiale troppo grasso per muoversi a mio avviso, una ciocca di capelli e disse - allora ti sei fatta due amiche in un giorno, Rina cara -
    - non è proprio un amica - rispondo io composta - è una conoscente - controlla il tè, grazie al cielo è pronto. In quello stesso istante arriva la cameriera e porta biscotti, dolcetti prelibati, tortine salate eccetera
    - wow - esclama Aya - sono così i the party che fai con tua .... - la zittisco con un calcio sulla gamba e le dico telepaticamente "scusa, ho dimenticato di avvisarti: ogni riferimento a mia madre, è un tabù, davanti a lei.". Servo io il tè, è qualcosa che so fare molto bene, prima ad Aya, poi a quella donna e poi a me.
    - e dimmi Aya, che cosa fanno i tuoi genitori? - chiede Kotori con quella voce smielata
    - Mio padre gestisce la palestra di tennis e volano, che frequentiamo io e Rina, mia madre era una stilista di moda, di medio successo, ma è morta alcuni anni fa -
    - oh mi spiace mia cara - beve un sorso di tè in maniera rumorosa. Orribile! Io faccio lo stesso, ma nella maniera che mi hanno insegnato fin da bambina, lentamente con il mignolo diviso dalle altre mani e in silenzio.
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    Ma perché è qui quella dannata donna!?!? Rispondo ad Aya: - E' - ho la tentazione di usare una parola disgustosa, ma non sarebbe educato ... - ...Kotori Ayashi, la compagna di mio padre - Aya mi guarda preoccupata.
    - Non mi sembra ti stia ... - nonostante parli piano io le rivolgo uno sguardo per farla tacere e le dico: - te lo dico dopo in camera mia, se vuoi ... - Prima andiamo in salone dove prendo una servizio da tè occidentale costosissimo ed elegante, che tiriamo fuori solo per gli ospiti speciali. Lo portiamo prima a riscaldarlo in cucina con acqua bollente.
    - Perchè lo fai? - mi chiede Aya
    - per evitare che la temperatura dell'acqua si abbassì - poi la portiamo fuori in giardino, su un tavolino con una toglia pulita profumata e benricamata, dove quella donna è già lì a parlare con chissà chi al cellulare. Si gira e nota il servizio da tè e ne rimane stupita
    - Hai preso il servizio da te più bello. - mi fa notare con unaria sorpresa - Sai che lo prendiamo solo per le occasioni speciali -
    - Lo so - le rispondo io atona - Infatti oggi è speciale. Aya è la prima amica che ho qui in Giappone - Lei sa dei miei problemi, dai tempi in cuoi mi stava simpatica. Aya mi guarda e mi chiede -Davvero? - Io annuisco leggermente. Ci sediamo, nel mentre aspettiamo, finché una cameriera non porta delle tovaglie e chiedere:
    - Quale te vuole per l'occasione signora? - si rivolge a lei, visto che è l'autorità più alta, anche se l'idea del tè l'ho avuta io.
    - Darjeeling, per cortesia - Certe volta vorrei ... No no!. La cameriera mette l'infuso una caraffa di acqua bollente. mette l'infuso e poi mette l'acqua nella teiera. 5 minuti e sarà pronto.
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    - Ho capito ... - dico io pensierosa. Aya, prende il'energia del Grief seed e poi lo lascia cadere a Shibey, che se lo mangia.
    - Cosa ne pensi adesso che hai visto cosa una strega è davvero in grado di fare, Rina? - Cosa ne penso io? Onestamente ....
    - Non lo so - rispondo sincera - Voglio dire, è così pericoloso e terribile, la mia decisione ora come ora è ancora più difficile di quanto già non lo fosse. - mi giro e le annuncio - scusami ora voglio andare a casa -
    - Vuoi che ti accompagni? - mi chiede lei. io le sorrido e le rispondo - Sei molto gentile, grazie - Torno a casa e vedo la reazione stupita di Aya nel vedere la mia umile dimora
    - Vivi in un castello!! - esclama. io arrossisco e dico - Non è esageriamo, non è così grande. DOvresti i castelli che ci sono in Inghilterra. - Oh oh... l'ho detto
    - Sei andata in Inghilterra? - mi chiede Aya affascinata
    - Certo che sì, è la mia seconda casa, mia madre abita lì. - Ecco l'ho detto. la mia amica rimane impressionata e dice scherzosa - Sicura di non voler prendere in considerazione la mia proposta di matrimonio, di prima? - Ridiamo insieme e mi sento meglio, più tranquilla e rilassata, è bello avere un amica
    - Vuoi entrare? - Chiedo
    - Posso, davvero? -
    - Ma certo! potremo fare un tea party, come in Inghilterra - aya mi si avvicina e mi abbraccia al collo dicendo: - te l'ho mai detto che sei tanto dolce?? - Lo prendo come un sì
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    Prendo quelle lancie senza avere la minima idea di come usarla. Ho paura e anche molta, se troviamo la strega dovrò vedere Aya combattere e non so quanto potrebbe ... continuiamo a camminare quando vedo che la mia amica si ferma e si guarda a torno dicendo.: - Sono qui! - eccoli là degli sgorbi che sembrano palline di schifo polvere e rifiuti, quelli dovevano essere i famigli di quella strega. Aya combatte con grande maestria, mentre io sventolo le lance impaurita e senza alcuna esperienza con quel tipo di armi. Per quelli che sembrano chilometri, ci fermiamo si e no 2, 3 volte per sfuggire a un orda di famigli. finché arriviamo a una grande porta che conduce a un'enorme sala nera e marrone. con piante essiccate e al centro un enorme essere fatto di melma e forse legno, orribilmente sfigurato e con girandole al posto degli occhi.
    - Quello è ...? - chiedo
    - Esatto quella è la strega - risponde Aya - tranquilla la batterò - alza una mano e una sfera di energia mi circonda, creando una specie di barriera
    - Sta attenta - le dico preoccupata.

    Edited by Elena DiSney - 22/9/2016, 15:34
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    Sono contenta di aver fatto la conoscenza di altre persone, ma sono ancora stupita, che la scuola oggi è chiusa: cosa sarà mai successo?
    - Sentite ragazzi, che ne dite di fare un giretto in centro? - Ma sì perché no smorzerà un po' della noia e dalla tensione che sto accumulando ultimamente. E' bello trovarsi i compagnia di tanto in tanto, comincio a credere di essere stata solo sfortunata in precedenza a incontrare persone che mi prendevano in giro, solo perché sono metà britannica. Anche se non esclude che io non ho ancora detto a nessuno di loro di esserlo.
    Andiamo in centro ammirando le vetrine dei negozi, rilassandoci sulle panchine di un parco o comprando qualcosa di carino, qualche cosa di bigiotteria, un fumetto o altro. Io compro un nuovo grembiule nero, per me.
    - Un grembiule da cucina? Pensavo tu vivessi in una famiglia ricca. - Commenta Aya
    - Beh ... a me piace cucinare. E' una cosa che amo fare fin da bambina - dico io arrossendo
    - Ah sì? - chiede sorpresa Aya. Si fa pensierosa e mi dice - Allora è deciso - mi mette un braccio intorno al collo ed esclama scherzosa: - Diventa mia moglie, Rina! -
    - Come? - chiedo io spiazzata.
    - Sei una bella ragazza, sei dolce e buona, sei ricca e sai cucinare. E questi sono requisiti più che sufficienti per sposarti -
    - E dai Aya, così protresti farla sentire come un oggetto - dice la ragazza chiamata Brygida
    - Ma no! Che dici? - Chiede falsamente offesa lei - Io tratterei Rina come una regina! - Sorrido, arrossendo imbarazzata per la vicinanza.

    Abbiamo passato 3 ore a giorvagare. Ora siamo al parco, dove ci sediamo e parliamo tranquillamente. Finché non arrivano due poliziotti, che ci notano e vedono le nostre uniformi scolastiche. Oh no!
    - Voi cinque! Non dovreste essere a scuola a quest'ora? - Sono spaventata dal tono serio dei due, anche se non abbiamo fatto niente di male.
    - Sì ma la nostra scuola è chiusa! - Dice il ragazzo di nome Dylan. I due ci credono poco e avvertono che chiameranno per controllare. Intanto Aya guarda l'anello alla sua mano, che comincia a brillare tenua. So che quell'anello è in realtà la soul gem in una forma meno appariscente. e se brilla vuol dire solo una cosa: una strega! Mi prende per mano si alza dalla panchina, con me e dice: - Scusate ragazzi io e Rina dobbiamo andare, a domami! - e fuggiamo via veloci come saette. Mentre i due sbirri ci inseguono in vano.

    Li abbiamo seminati! e chiedo a Aya:
    - C'era bisgono di correre via in quel modo? -
    - Tranquilla ci sono abituati! -

    Questa è il grembiule che Rina compra. Black-Cotton-Kitchen-font-b-Apron-b-font-Woman-with-font-b-Pink-b-font-and


    Edited by Elena DiSney - 21/9/2016, 16:11
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    Sorrido e le dico - Non fa niente non dovevo dare in escandescenza - poi mi ricordo - Tu sai cosa è successo qui a scuola? Non sarà .... - vedo Shibey appollaiato su un lampione e le dico icon la telepatia - .... Una strega? -
    - No, ho già controllato anche ieri. Non so cosa sia successo, alcune ragazze della mia classe dicono che hanno trovato un cadavere qui. -
    - Forse un famiglio? - chiedo io
    - No, la mia soul gem lo avrebbe sentito come fa con le streghe. Non credo sia qualcosa che riguardi la realtà delle Puellae magi. -
    - Capito ... Secondo te cos'è? - Aya scuote la testa. Io torno a essere pensierosa quando vedo delle ragazze della mia classe. Oh no! Quelle ragazze no! Sono quelle che mi prendono in giro.
    - Rina? - mi chiede Aya - Cosa c'è? - Non la sto a sentire. Proprio ora dovevano farsi vive? Mi volto e vado per la via di casa, ma quelle lì hanno il passo veloce. Una di loro mi afferra alla spalla.
    Sono tre in tutto: Misa, Naru e Tomo (O almeno così si chiamano tra loro, in realtà i loro nomi sono Misako Okuda, Naruko Yogiki e Tomoko Momori) Misa è il capo e ha i capelli lunghi e ondulati, fisicamente una bella ragazza. Naru è ha un caschetto fascinoso è magra e tremolante. Tomo ha una coda di cavallo e le forme abbondanti, quasi sproporzionate, ed è molto alta e taciturna.
    - Aoibara - Mi fa Misa con un falso sorriso - Vedo che ti sei fatta una nuova amica oltre a noi -
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    Appena butatto la testa sul cuscino arriva una domestica e mi dice: - Signorina è ora di cena! - Che stress! Anche la cena è diventata uno stress. Un momento dove si sta tutti insieme per me è uno stress. Dover affrontare quella dannata facendo finta di niente, davanti a mio padre.
    Esco e vado in sala da pranzo.
    Mi accomodo alla sinistra del capo tavola. Ringrazio per il buon cibo che mi mettono davanti e mangio. I miei movimenti sono lenti e monotoni. Finisco di mangiare e torno in camera mia senza dire nulla. dopo qualche ora di solitudine, vado a dormire.

    Quante ore sono passate da quandi mi sono messa sul letto cercando di dormire in vano? 3? 4ore? Non riesco ad addormentarmi. Sono stanca ma non riesco a dormire Esco per andare in bagno, ma mi fermo davanti la stanza di mio padre. Guardò trovo ... Papà e quella donna, nel letto a parlare tranquilli.
    - Va tutto bene amore? - dice mieloso quella maledetta - Sei così silenzioso -
    - Non è nulla cara, ho solo mal di testa - Risponde. Quella donnaccia lo prende per meno e dice: - Devi lavorare molto, Tesoro. Sta tranquillo, e rilassati -. Mio padre le sorride e dice
    - Oh Kotori - è il suo nome - Sei così dolce. - Mio padre... è davvero schiavo di quella donna, non capisce che lo sta solo usando! Maledizione! Vado in camera. e mi butto sul letto e piango.

    Edited by Elena DiSney - 13/9/2016, 14:46
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    Ho bisogno di tempo per pensarci. Sto per rispondere, quando sento: - Aspetta, Rina! - La voce di Aya? Eccola sta correndo verso di noi.
    - Aya?! Ma come ...? -
    - Io vivo qui nei paraggi, ho usato la telepatia e vi ho sentite -
    - Ah... -
    - Avventata e anche impicciona - commenta Juliette
    - Ti ho sentita, e io ... - continua Aya
    - E tu cosa? Sono della mia opinione di prima, fino ad ora sei stata fortunata a non finire con la testa mozzata. Ma la fortuna prima o poi finisce, come per quella di oggi, se non fossi intervenuta io, a quest'ora i tuoi cari, piangerebbero le tue spoglie. - Aya si arrabbia
    - Senti tu...! - E anche io!
    - Basta! - esclamo autoritaria. Non li sopporto i litigi - Prima di tutto tocca a me decidere. E io dico che sceglierò chi mi deve aiutare, se e SOLO SE deciderò di essere una Puella Magi. In questo momento, voi tre, perché parlo anche con te Shibey, mi state solo confondendo le idee, è accaduto tutto in mezza giornata e, sinceramente parlando, io ho già i miei problemi, senza che ci siano streghe, maghe, creaturine strane e costumi ancora più strani a complicarmeli. Datemi una tregua! -
    - Qui nessuno ha detto che non devi pensare con calma. - mi dice Shibey con una calma incredibile
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    Ci penso su ... Certo farei preoccupare Papà, però ... Oh beh ... Sospiro
    - Qualsiasi cosa, per vedere il meno possibile quella stre... Quella donna - non potevo chiamarla "strega", non dopo aver visto quello che le vere streghe potevano fare. E io non ne ancora vista una dal vivo.
    Esco, sgusciando via dalla mia stanza e poi dalla mia casa. Seguo Shibey per un po' di tempo e dopo un po' incontro Juliette. Chissà cosa mi vuole dire.
    - Ciao - la saluto
    - Ciao Rina -
    - Scusa per questa improvvisata. Immagino che dopo una mattinata del genere, i discorsi di maghe e streghe, sia l'ultima cosa che vorresti sentire. -
    - No no, non fa niente. Infondo anche io ne faccio parte, volente o nolente. E poi ... In questo periodo, meglio qui che a casa mia. Che mi volevi dire? - Juliette si fa seria e comincia a parlare.
    - Vengo subito al dunque: lascia che sia io a spiegarti come vanno le cose nel nostro giro. Io sola, senza che ci sia l'altra. - Ma che sta dicendo?
    - Cosa? Perché? -
    - Perché quella ragazza, è stata troppo avventata a farti entrare nel nostro giro. -
    - Ma no è colpa mia se... -
    - Non è solo questo... in combattimento è completamente impulsiva, non voglio che quando combatti ti butti in battaglia come lei - Ma questa ragazza ...?
    - Guarda che non ho ancora accettato. - dico - E non puoi avere la sicurezza che lo faccia. -

    Edited by Elena DiSney - 10/9/2016, 12:20
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    Qualcosa? Che vuol dire?
    - Tipo cosa? - chiedo a Shibey
    - Tipo espimere il deiserio di non rivedere più quella donna. - ma ancora ci pensa? Accidenti quanto è insistente! Anche se non rivedere mai più quella donnaccia a casa... sarebbe una manna dal cielo, però...
    - Io non lo so.... -
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    Eccomi qui! Ho proprio bisogno di stendermi.... È quasi ora di pranzo e a casa ci dovrebbero essere solo i domestici, che però sono in cucina a pranzare, mentre mio padre è a lavoro fino a sera e quella donna..... Potrebbe essere da per tutto a mio parere. Entro vado in camera senza farmi vedere da nessuno, visto che nessuno c'è in questo momento. Mi siedo sulla sedia della mia scrivania e tiro fuori quello che doveva essere il mio pranzo oggi. Non ho fame, ma mangio tutto, in silenzio, troppo provata da tutto quello che mi è successo. Ho ancora il cellulare ma è spento. Lo accendo, voglio parlare con qualcuno. Il numero è quello di mia madre. E se le dicessi tutto? No non mi crederebbe mai! Non posso parlarle neanche della condizione con la compagna di Papà... Altrimenti ... Maledetta situazione! Mi butto sul letto triste. Non posso sopportarla! Perché non può andare via? Ho bisogno di riposarmi. Tutto questo è semplicemente troppo per me!
34 replies since 28/5/2015
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