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.Lacrime bagnano il lenzuolo del mio letto. Sto piangendo.... Mio padre non mi ha ascoltata. O forse lo ha fatto, ma vuole negare l'evidenza....
Ero nata da pochissimo quando, i miei hanno divorziato, non era passato neanche un anno dal loro matrimonio. Mia madre era ritornata in Inghilterra, la sua patria e mio padre rimase qui in Giappone. Naturalmente il mio affidamento fu affidato ad entrambi; passavo dal Inghilterra al Giappone ogni 6 mesi. L'Inghilterra, quanto amavo quel paese, era la mia casa, lì avevo amici fidati e sinceri, mia madre che adoravo, la sua enorme villa, lì mi sentivo a casa. Qui in Giappone era diverso, la casa di mio padre era grande come quella di mia madre, visto che sono entrambi ricchi, e io volevo bene anche a lui, ma a scuola, mi prendevano in giro, mi discriminavano perché ero metà inglese, e mi facevano ogni sorta di cattiveria. Ho sempre fatto un corso di badminton, uno sport che adoro e la musica e il canto sono la mia vita. Ma nonostante tutto loro mi hanno sempre trattata malissimo Io sono sempre stata gentile ed educata, e ho sempre fatto tutto quello che potevo per resistere. La mia unica consolazione era il ritorno in Inghilterra tra i miei amici e tra le mura accoglienti della casa di mia madre.
Poi, due anni fa, conobbi una donna, la nuova compagna di mio padre, sembrava una donna buona e simpatica, ma .... Quando il primo anno della sua permanenza a casa, dovetti ripartire per Londra, i soldi mancarono e rimasi a casa di mio padre per l'intero anno. E fu così anche per il secondo. Poi giusto ieri, ho scoperto una cosa; mi ero svegliata nel cuore della notte e stavo camminando per le stanze di casa, per farmi riprendere il sonno, mio padre era fuori per lavoro, e sarebbe tornato il pomeriggio seguente. Vidi quella donna .... Nella camera di mio padre .... Con l'autista della nostra auto. Si può immaginare cosa stessero facendo, ma la cosa che mi lasciò maggiormente di stucco fu la loro conversazione: lei voleva sposare mio padre per i soldi e mi diede della stupida mocciosa.... Mi sentì svenire, ma tornai in camera, silenziosa. Oggi ho provato a raccontare a Papà della cosa, ma ... Non mi ha ascoltata e mi ha messa in punizione: niente internet, cellulare o computer per un mese e non sarei andata in Inghilterra neanche quest'anno. Ero in lacrime e proprio adesso, quella ... Donna, mi ha dato degli schiaffi e mi ha tirato i capelli, minacciandomi e dicendo che Papà non mi ascolterebbe mai, perché è pazzo di lei e spende la somma che serve a me per Londra, per lei. Mi mise davanti al naso un anello di diamanti. Mio padre vuole sposarla.... E infine mi ha sbattuta in camera, con forza chiudendo la porta a chiave.
Dannata! Sgualdrina! Bugiarda! Mi ha picchiata e chissà cosa si inventerà con Papà! Ho perso la mia gioia, da quando non vado più da mia madre. Natali e feste in una casa che non mi apparteneva. E ora ho paura! Ho tanta paura! Non voglio quella donna in casa! Voglio mia Mamma! I miei amici! E ora con loro non posso più parlare per un mese! E fino ad allora sarà troppo tardi! Aiuto! Aiutatemi vi prego!
Edited by Elena DiSney - 25/8/2016, 11:40. -
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La mattina dopo, tuo padre ti apre la porta per comunicarti che ha parlato con la megera e che hanno deciso di ignorare tutto per stavolta e a permetterti di uscire. Poco dopo, i due se ne vanno e tu ti prepari per la scuola. Dopo aver mangiato le tue fette di marmellata ai mirtilli, ti prepari e prendi il tuo autobus. Arrivata a destinazione, trovi un gruppo di studenti ancora davanti all'entrata. Informandoti con delle persone esterne alla tua classe, scopri che stamattina il portone non è stato aperto. Di umore decisamente migliore, ti allontani subito e decidi di tornare a casa per mollare lì lo zaino e per prendere la tua racchetta da badminton e il volano. Dirigendoti verso un edificio preparato per quello sport, speri che ci sia letteralmente chiunque per fare qualche tiro. Con tuo disappunto, vedi la struttura chiusa, ma decidi di aspettare lì di fronte non avendo niente di meglio da fare. Verso le 10 e 23, passa di lì il vice presidente del posto insieme a sua figlia, che ti ricordi di aver visto in giro per la tua scuola. Il signore ti squadra, con lo scetticismo chiaramente visibile in faccia. Probabilmente starà pensando che stai marinando la scuola, ma non ne fa menzione e, informandoti che anche a sua figlia piace il badminton, chiede se vorresti fare qualche tiro con lei. . -
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Il vice preside del corso di Badmonton, fa ancora finta che io sia la benvenuta qui, so bene che sta mentando, ma io gli rispondo educatamente. Mi presenta sua figlia, anche lei sa giocare e mi chiede se posso fare qualche tiro con lei.
- Certo, volentieri - rispondo io. Vado in camerino e mi cambiai, insieme a lei, si chiamava Aya. Parla molto, ma io la sto a sentire solo a metà, sono ancora assorta dagli eventi di ieri. No! Non ci devo pensare! Pensa solo a giocare Rina.
La "partita" ha inizio, Aya risponde bene alle mie battute. È davvero brava. Se volesse potrebbe anche andare alle partite nazionali. Continuamo così per un po' giocare con lei è divertente, mi ha aiutato a distrarmi. Mi avvicino a lei e le chiedo: - Ti va se prendiamo un tè insieme? - voglio portarla al mio bar preferito, quello è l'unico posto dove mi sento a mio agio, anche se è frequentato da anziane persone. Però lei mi è simpatica, forse possiamo essere amiche. -
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Lei assente con vigore e dice “Certo, è un piacere!”. Cominci a guidarla. “Qual è il nome del locale, comunque?” ti chiede Aya. “Il suo nome è “Al di là della luna.” Dovrebbe essere ispirato a una qualche filastrocca.” Fortunatamente il locale dista 10 minuti da lì. Quando entrate, vedete che il locale è praticamente vuoto, anche se non si sente più di tanto il vuoto a causa dello spazio un po' ristretto del locale. Vi mettete in fila, se la persona di fronte a voi si può definire tale. “Io vorrei un tè freddo al limone.” dice Aya. Tu le fai un cenno d’assenso. Arrivato il vostro turno, tu ordini 2 tè freddi al limone e ti offri tu di pagare. Vi sedete a un tavolino, con Aya che dà le spalle all'entrata. Lei ti ringrazia. Tra un sorso e l’altro di te, parlate degli ottimi tiri che avete fatti e di quelle cose che potreste migliorare, per quanto minime. Inoltre decidete di scambiarvi i numeri di telefono. All'improvviso Aya trasalisce. “Scusa. Mi sono ricordata di un impegno urgente. Va bene se ci salutiamo qui?” “Ti va se ti accompagno per chiacchierare lungo la strada?” “No, vado bene da sola. Devo proprio andare. Però ci risentiamo, va bene?” Non aspetta neanche una risposta che se ne via rapida come il vento. La situazione ti sembra strana. Non credevi che si potesse comportare così per quel poco che l’hai conosciuta. Inoltre giureresti di aver visto qualcosa di bianco muoversi non appena è uscita dal bar. Potresti seguirla. SPOILER (clicca per visualizzare)Questo è il momento in cui scopri di Shibey e delle Puellae Magi. Se scegli di seguirla finirai in una barriera di una strega (ho pensato fosse meglio lasciare a te la sua descrizione), dove verrai messa in pericolo dall'attacco di alcuni famigli per poi essere salava da Aya.. -
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Che strano. Chissà perché se ne è andata in quella maniera? E cosa era quella cosa bianca che ho visto, giusto fuori dalla porta? Mi era sembrato una specie di gatto, ma .... aveva mandato un'occhiata, a me? Proprio a me? C'è qualcosa in quella ragazza che mi attrae particolarmente e qualcosa mi dice che potrei scoprire molto di più. La seguo in silenzio, senza farmi vedere. La seguo per la stazione, dentro il treno.... e poi un una zona abbandonata della città. Non mi piace quel posto, lì è dove maggiormente le persone si suicidano. Una delle compagne che mi ha preso di mira a scuola, giura di aver visto dei fantasmi. Sciocchezze. I fantasmi non esistono...
Svolto l'angolo seguendo da lontano Aya, ma mi accorgo che ... è sparita? Dove andata? Tutto intorno sta cambiando ... è tutto così confuso.... tutto diventa grigio, verde e nero.
- Cosa succede? - mi volto, c'è una persona, chiedo aiuto ma mi accorgo, che era strano: divenne un orsetto grigio con denti aguzzi e occhi rossi. Oddio! Cos'è? Scappo via, ma altri orsetti mi circondano. Cos'è questo?? Oddio! mi vogliono attaccare? Appare un enorme coniglietto di peluche dalle sfumature grigie e verdi ... Con delle cuciture strappate, si vedono dei fiocchi di cotone sull'occhio su metta della faccia e sulla pancia dove escono delle interiora umane. Cos'è quello?? è orribile..... Le mie gambe non mi rispondono ... cado in ginocchio per terra, accasciandomi al suolo. Aiuto ... aiuto .........
- AIUTO!!! - Davanti a me appare una sagoma ... sembrava ... Aya ..... - A- ...ya? - E una voce che non avevo mai sentito...
- Sei più sprovveduta di quanto credessi ..... Rina Aoibara - era una creaturina simile a un gatto bianco. Mi aveva parlato??'. -
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Rimani per qualche secondo sconvolta dalla sorpresa, poi dice "Aya, quindi è questo l'impegno improvviso che avevi? Che è questa roba strana? Parlo anche del vestito che indossi." Addosso aveva un vestito bianco-giallo a maniche corte e una gonna verde smeraldo. Il busto era avvolto da dei nastri lillà che si incontravano in un unico punto sopra il quale c’era una sfera, lillà anch’essa. Lei risponde: "Scusa, ti spiego dopo. Intanto segui le direttive di Shibey." Tu volgi lo sguardo alla bestiolina, che ti sorride. Quando senti di nuovo la sua voce, ti accorgi che non muove la bocca. "Tranquilla, eviterai ogni problema mentre sei con me." Intanto pensi "Bah, magia..." "Guarda che la comunicazione funziona in entrambi i versi." Noti che Aya intanto se ne è andata. "Tu non mi puoi dire nulla su tutto questo?" "Potrei", risponde Shibey. "ma è già ora di spostarsi. Se troviamo un posto più tranquillo prima che Aya abbia finito, ti parlerò io." Detto questo, lui schizza in una direzione e tu mi metti a seguirlo. Intanto Aya sta sconfiggendo uno dopo uno l’altro quei demoni-oggetti d’infanzia lanciando diverse piccole lance verdi contro di essi. Infine arriva da un strano essere, che sembra un misto tra un mastino e una zanzara. “E questo è quanto sta facendo. Quindi lei è al sicuro, tranquilla. Riguardo agli esseri che sta combattendo, essi si chiamano famigli e sono i servi delle streghe, esseri che vanno in giro a spargere maledizioni e a suscitare emozioni negative nelle persone, uccidendole e trasformandole in altri famigli o forzandole al suicidio. Il mio compito è di cercare persone disposte a combattere questo male in cambio di un desiderio. Aya è una di quelle che hanno accettato e ha salvato innumerevoli persone.” SPOILER (clicca per visualizzare)Non esprimerai subito il desiderio, comunque. Esso va espresso alla fine di questa sezione, quando abbiamo raggiunto tipo 4 pagine. Quindi o non sei sicura di farlo o comunque ci saranno motivi che te lo impediranno per un po'.. -
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Rimango allibita, sentendo questa rivelazione. Era davvero, incrdibile. E Aya combatte ogni giorno, contro quei mostri? Rischiando la vita? Accidenti, che cosa terribile, da fare. Seguo l'esserino chiamato Shibey e commento solo dicendo: - il mondo è pieno di cose che non conosco - a un certo punto arriviamo a un armadio Shibey, lo apre e ci entra, e io insieme a lui. Siamo in una zona on diversa da prima ... Ma Aya?
- sta tranquilla, uui siamo al sicuro- mi rassicura Shibey - E Aya affronta cose del genere, sempre sarà capace di affrontare la situazione. Se vuoi che stia bene, aspetta qui con me, le saresti solo di intralcio. - non posso che essere d'accordo con lui: anche se ora ho solo paura di quelle cose e della strega al suo interno. Ci vollero un decina di minuti, quando vedo il paesaggio cambiare e tornare normale e Aya riapparire. Corro verso di lei, la vedo ferita alla testa. Prendo un fazzoletto e gliela pulisco.
- Ti fa male? - Chiedo, ma prima di ricevere risposta chiedo: - Ma perché devo combattere contro cose del genere - Forse sono troppo apprensiva con lei. Arrossisco. Che imbarazzo - Scusa non avrei dovuto .... -. -
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"No, è tutto a posto. Mi capitano sempre avversari duri, quindi la tua preoccupazione è legittima. Ma dopo tutti quelli scontri sono ancora qui, comunque. Ora dato che tutto è finito è finito bene, posso spiegarti un po’ di cose riguardo a questa faccenda. Almeno io non ho compiti da fare. Tu?" "Neanch'io. Tra l'altro, prima stavi indossando il mio stesso tipo di uniforme. Comunque, Shibey mi ha già detto cosa sono quei tuoi nemici e che lui va in giro a reclutare persone disposte a combatterli in cambio di un desiderio.” “Davvero!? Ma è fantastico che tu sia nella mia stessa scuola. Questo ci semplificherà di molto le cose quando dobbiamo incontrarci per andare in giro a rintracciarle. Comunque, è un bene che Shibey ti abbia già raccontato le basi. Ti dico io il resto, va bene?" Tu annuisci. “Ok. Intanto”, dice Aya mentre tira qualcosa fuori dalla sua tasca, “questa specie di uovo decorato si chiama Soul Gem. È il ricettacolo dei poteri che la persona che combatte riceve dopo aver stipulato il contratto con Shibey. Le ragazze che stipulano un contatto con lui si chiamano Puellae Magi, Puella Magi al singolare. In quanto fonte della mia magia, io devo assicurarmi di mantenerla in ordine. E non parlo semplicemente di tenerla al sicuro. Vedi che il lillà è piuttosto macchiato di nero? Questo succede perché ho usato molto la mia magia. Ovviamente, a questo c’è un rimedio. Quando una strega viene sconfitta, lascia cadere un oggetto chiamato Grief Seed, che può essere accostato alla Soul Gem per fargli assorbire ogni impurità e ristabilire la nostra magia.” Aya tira fuori un oggetto nero, il Grief Seed probabilmente, e quando lo accosta alla Soul Gem, vedo accadere quanto mi ha appena detto. A questo punto interviene Shibey. “Quando un Grief Seed raggiunge la sua capacità massima, Aya lo da a me di modo che me ne liberi.” Aya dice: “Ora che sai tutto, potrei mostrarti come si rintraccia una strega dato che è ancora presto. In alternativa possiamo andare a casa e vederci domani. Che ne pensi?” . -
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Tutte queste spiegazioni sono, incredibili, è qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Le cose da capire sono molte, ma sono riuscita ad assimilarle tutte, in testa. Non sono sicura di voler andare a cercare una strega, non dopo uno spavento del genere, però .... a quest'ora c'è quella donna a casa, non credo che riuscirò a resistere, alla sua presenza....
- Ecco ... - non sono molto sicura - Scusa ma io ...? -
- Tu Rina, sei una delle prescelte. - Mi interrompe Shibey
- Eh? Io? Davvero? poteri esprimere un desiderio per diventare una maga? - chiedo stupita
- Certamente - mi risponde la creaturina - Lo prova il fatto che riesci a vedermi e sentirmi. -
- E' vero - dice Aya - le persone normali non lo vedono o sentono - Io potrei esprimere un desiderio e affrontare le streghe? Alla fine mi decido.
- Allora va bene, Aya portami con te. -. -
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"Il metodo per rintracciare le streghe ha fondamento nella Soul Gem. La Soul Gem capta la traccia magica che le streghe si lasciano dietro e reagisce in base alla sua intensità. In pratica, più la Soul Gem è luminosa, più la strega è vicina." "Quindi all'inizio andiamo un po' alla cieca e possiamo prendere la strada che vogliamo.", osservi tu. Aya sorride. "Non hai tutti i torti. Diciamo che la risposta è sia sì che no. Ho detto no perché le streghe prediligono i luoghi pieni di gente e di malati. Quindi anche noi staremo soprattutto in questi luoghi, anche se in rare occasioni può capitare che una persona costretta al suicidio vada in luoghi isolati. Ho detto sì perché, purché rimaniamo in quel tipo di luoghi, la scelta che prendiamo non cambia molto." Tu affermi: "Ok, tutto chiaro. Andiamo in piazza?" "Sì.", afferma Aya. Lungo la strada, proseguite osservando attentamente la Soul Gem che Aya tiene in bella vista. Avete raggiunto una strada con diversi negozi distante 7 o 8 minuti dalla piazza quando la Soul Gem comincia a brillare. Al momento siete davanti a una fioreria. "È ancora un po' fioca...", commenta Aya come tra sé e sé. . -
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Osservò la soul gem, sta brillando, sento un po' di timore., scorrermi sulla schiena. Continuamo a camminare per un po', mentre la soul gem diventava sempre più luminosa. Cominciamo un po' a correre fino a una pasticceria, lontano da altri negozi e isolata. La Soul Gem brilla come una stella. Alzo lo sguardo verso la finestra e vedo una persona con delle forbici puntate alla gola. Oddio!!!
- Aya! - la chiamo. La mia amica corre verso la porta e fa appena in tempo per evitare, l'irreversibile. alza una mano e l'uomo sviene, facendo cadere le forbici dalla sua mano. L'oggetto era insanguinato. e guardando meglio vide una donna riversa a terra in un lago di sangue. Grido. Aya si avvicina e le prova i segni vitali.
- è ancora viva -
- Chiamo subito un ambulanza! -
Edited by Elena DiSney - 31/8/2016, 19:47. -
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“Sei impazzita!? Ti ricordo che c’è una strega nelle vicinanze. Se non la togliamo di mezzo subito, le cose potrebbero solo peggiorare. Per il momento, userò la mia magia per impedire ulteriori fuoriuscite di sangue e andrò a battere la strega. Tu invece devi restare qui a controllare che non accada nulla.” Mentre Aya esegue la sua magia sulla ferita, Shibey si intromette: “Non sono d’accordo con questo piano, Aya. Se per caso ti capita un incidente con la strega, ora possiamo permetterci una misura di sicurezza in più grazie a Rina, che può esprimere un desiderio nell’esatto momento in cui ti trovi in pericolo.” Lei ribatte: “Sciocchezze, Shibey. Non posso permettere a Rina di sprecare il suo desiderio. È mai successo un incidente come quello di cui parli poi? Comunque, ora vado. Non abbiamo tanto tempo.” Mentre si guarda un secondo intorno per cercare il portale, tu pensi a come non puoi ignorare le parole di Shibey. Cosa fare? Rimanere qui o entrare dentro la barriera nel momento in cui Aya apre il portale? . -
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No! non posso lasciarla qui ....
- Scusamì Shibey, io rimarrò qui con questa donna, ha bisogno di qualcuno che l'assista - è la cosa giusto. Lo so - Ti vai ... non ti preoccupare -
Edited by Elena DiSney - 2/9/2016, 20:47. -
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“Saggia scelta, Rina. Augurami buona fortuna.” Dopo che le hai risposto con l'augurio, ti saluta ed entra nella barriera. “Anch’io vado”, dice Shibey, “ma torno tra un istante.” E sgattaiola via prima che tu possa proferir parola. Te ne stai lì per una buona decina di minuti. Ogni tanto il tipo svenuto si è agitato, ma non c’è stato nulla di cui preoccuparsi. Noti però che mettendoti dove Aya è entrata senti una sensazione spiacevole, da far rizzare i capelli. Almeno, hai un qualche modo non magico da usare per capire se devi allontanarti da un posto pericoloso. All’improvviso Shibey ritorna con una persona. “Rina, questa ragazza è una Puella Magi Le ho chiesto di venire perché non scherzavo quando ho detto che misure di sicurezze in più non fanno mai male. Fortunatamente, poteva venire.” Lei dice “Ciao. Io sono Juliette Arth.” “Ciao. Rina Aoibara." dici tu. “Sarò scortese,” soggiunge lei, “ma ora sono qui solo per la strega. Se accetterai di stipularsi un contratto con Shibey, è probabile che ci rivedremo. Ora vado a monitorare la situazione da dentro.” . -
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Un'altra Puella magi in meno di qualche ora. spero che Aya stia bene.
E' passata un'altra mezzora e io cerco di tenere in vita la donna, nelle mie possibilità... Aya dove sei? ho paura ... Il portale si apre, vedo Aya, in spalla a Juliette. E' cosciente, scende dalla schiena della nuova ragazza, e zoppica un po'.
- Aya! - le vado in contro e la prendo appena in tempo prima che cada. I suoi vestiti ritornano normali e Lei si tira su.
- Scusa, scusa - mi dice - ho esagerato stavolta. -.
La gioia, mi ha abbandonata |
